Lo chef Carmine Fonderico si è inventato un mestiere. E ora potete affittare il "sosia di Alessandro Borghese"
Guardatelo e diteci se, almeno un po', non sembra il sosia del cuoco italiano Alessandro Borghese, noto anche per i suoi programmi televisivi. Lui è Carmine Fonderico, ha 49 anni, e lo chef lo fa per davvero. In affitto. Lo incontriamo in una casa di Mendrisio. Dove qualcuno l'ha chiamato per farsi cucinare i piatti di un'intera settimana. «Arrivo con la spesa. Con cibo fresco di stagione. E mi metto a cucinare. Preparo tutto sul posto e riempio il freezer».
LA SCELTA
Fonderico ha alle spalle un lungo percorso di 33 anni in varie cucine, anche di prestigio. Ci mostra alcune foto e scopriamo che ha lavorato anche con un altro noto chef italiano, Antonino Cannavacciuolo. Vista la sua brillante carriera perché dunque non ha continuato lungo questa strada? È lui stesso a spiegarlo. «In cucina i ritmi sono frenetici. Altissimi. Io a un certo punto ho avuto una famiglia. E non avevo tempo da dedicare a mia moglie e ai miei figli. Inoltre sono molto credente, frequento la Chiesa Evangelica e sentivo il desiderio di avere il tempo di praticare e diffondere la Parola di Dio».
UNA NUOVA SFIDA
Allo stesso tempo però il 49enne non voleva abbandonare il mondo che ama. «La cucina per me è emozione. Gioia. Ho voluto reinventarmi. Andando direttamente a portare la mia esperienza a casa di chi lo desidera. Da qualche mese mi sono lanciato in questa sfida. Sembra funzionare. Per ora sono attivo soprattutto nel Mendrisiotto o nel Luganese. Ma sono anche arrivato fino a Grono. Dipende sempre dalle circostanze».
NON SOLO PER BENESTANTI
Chi sono i clienti di Fonderico? «Persone di ogni genere. Gente in carriera che non ha tempo. Gente che non ama cucinare. Gente che desidera cominciare a mangiare in maniera sana ed equilibrata». Ci si potrebbe chiedere se questo non sia però un servizio destinato solo a persone benestanti. Fonderico replica: «Assolutamente no. Io in quattro ore preparo i pasti di una settimana. Vengo pagato per quelle quattro ore e basta. Più la spesa e la trasferta».
LO SCONOSCIUTO AI FORNELLI
Un'occasione per coccolarsi. Per avere piatti gourmet a casa propria. Come si sente la gente ad avere uno sconosciuto che traffica in cucina? «Ho un modo di fare coinvolgente. Metto le persone a proprio agio, anche se non ci conosciamo. Io stilo il menu settimanale in collaborazione col cliente. Ed è chiaro che puntiamo su cibo sano».
TATA SERENELLA
E c'è pure un valore aggiunto. Si chiama Serena. È la moglie e il braccio destro di Carmine. E non lo aiuta solo con i fornelli. «Nel caso in cui ci siano bambini – spiega la stessa Serena –, mi occupo di accudirli. Mi trasformo in Tata Serenella. Così i clienti si sentono liberati da ogni impegno mentre lo chef cucina».